ℝ𝕖𝕔𝕖𝕟𝕤𝕚𝕠𝕟𝕖 ''𝕊𝕦𝕝𝕝𝕒 𝕤𝕡𝕠𝕟𝕕𝕒 𝕕𝕖𝕝 𝕗𝕚𝕦𝕞𝕖 ℙ𝕚𝕖𝕕𝕣𝕒, 𝕞𝕚 𝕤𝕠𝕟𝕠 𝕤𝕖𝕕𝕦𝕥𝕒 𝕖 𝕙𝕠 𝕡𝕚𝕒𝕟𝕥𝕠'' 𝕕𝕚 ℙ𝕒𝕦𝕝𝕠 ℂ𝕠𝕖𝕝𝕙𝕠

Ciao a tutti miei cari raggi di sole! Come sta andando questa quarantena? Cosa state leggendo?

Io ho appena finito questa piccola perla di Paulo Coelho. E' la prima volta che mi approccio a questo scrittore e devo dire che ha un modo di scrivere molto particolare o forse no, è molto semplice e diretto ma allo stesso tempo attraverso questo suo lavoro mi ha consentito di riflettere molto e di immergermi nei panni della protagonista...ma bando alle ciance ora vi posto la trama:

In ogni storia d'amore c'è qualcosa che avvicina i protagonisti all'eternità, ai misteri del divano, all'essenza della vita: in un sorriso, in una carezza, in uno sguardo o in una frase magari lasciata a metà, gli amanti sanno sempre cogliere i segnali che il cuore invia loro per dirigerne il cammino lungo il sentiero della perfezione. Ma che accade quando, nell'adolescenza, un grande amore viene sacrificato alla timidezza, allorché le parole si rifiutano di salire alle labbra e il futuro si perde nei colori autunnali di una quercia che domina una piazza?

Cosa si prova quando, dopo undici anni, si ritrova l'innamorato e si scopre che sta percorrendo la via della santità ed è in grado di compiere miracoli? Quali sono i pensieri e le speranze che rimbombano nella mente e che fanno sussultare il corpo con singhiozzi o risa. Per Pilar, il sogno di un'esistenza al fianco dell'amato sembra dissolversi nelle gelide acque del fiume Piedra, ma talvolta anche i gorghi, le cascate e i ciottoli di un torrente -insieme a un rumore di passi alle spalle - possono reinventare il destino e far comprendere che ''amare significa comunicare con l'altro e scoprire in lui una particella di Dio''.

Mi sento molto in difficoltà a fare questa recensione e non mi era mai successo prima. Questo libro non ha bisogno di grandi descrizioni, di tante parole e preamboli, ha solo bisogno di essere letto...e piano. Piano sì, perchè ogni 5/6  pagine dovevo fermarmi a riflettere su quello che avevo appena letto. E' un libro che attraverso Pilar, la protagonista, ti aiuta a metterti in discussione, ma non per giudicare chi legge ma per aiutare a vedere quali sono le proprie fragilità e debolezze e cercare di migliorare se stesso per imparare ad amare.

Pilar è una ragazza come tante, che però ha serbato dentro di se l'amore per il suo amico d'infanzia per molto tempo, quando finalmente si ritrovano dopo tanti anni di lontananza, lei scopre che lui è molto diverso da come se lo ricordava, è cambiato, è molto vicino a Dio e fa della sua vita uno strumento per aiutare e amare gli altri. Pilar però, si è allontanata da Dio e dalla sua fede da molto tempo e all'inizio non riesce ad accettare ciò che il suo amore, il suo amico d'infanzia, le dice.

Lei ha sempre pensato che per sentirsi realizzata e appagata, dovesse studiare tanto, passare i concorsi, trovare marito, casa e poi fare tanti bambini...ma inaspettatamente scopre che non è così, che ha sempre rincorso un'idea dell'amore sbagliata, o meglio confusa...

Attraverso Pilar questo libro per me è per due categorie di persone: quelle che credono in Dio e quelle che non ci credono.

Sì, sono molto simpatica, ma a parte gli scherzi, è davvero così.

Coloro che credono valorizzeranno la loro fede e ci si ritroveranno molto. 

Coloro che non credono non dico che riscopriranno o ritroveranno la loro fede, ma potrebbe accadere se solo aprissero il loro cuore, e vi assicuro che io l'ho fatto e mi ha stupita.

Per esperienza personale questo libro è arrivato al momento giusto, perchè con tale momento storico che stiamo attraversando, la mia fede stava vacillando, così mi stavo ponendo tante domande...molte delle quali mi stavano allontanando da Dio, forse le stesse che si pone Pilar all'interno del libro.

Probabilmente Dio si è servito di un libro (e di tante altre cose e persone) per farmi riavvicinare a lui..

In questo mondo la visione dell'amore è fin troppo idealizzata, tende quasi alla perfezione, invece è tutto l'opposto...

Aprite il vostro cuore e seguite questo cammino insieme alla nostra Pilar e non ve ne pentirete...

Una cosa che mi ha colpita molto è stata anche il fatto di non parlare soltanto di Dio come volto maschile ma di riscoprirlo anche come volto femminile tramite la Madonna, infatti, l'amato di Pilar, le fa riscoprire attraverso il racconto di Bernadette, la Madonna di Lourdes.

Vi auguro davvero di poterlo acquistare e godere di questa lettura, anche perchè andando avanti nella lettura si affrontano tanti argomenti, molto forti, e si arriva anche a ribaltarsi completamente la situazione..

Buona lettura, splendete sempre!

Vostra F.