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Ciao a tutti, amici lettori!
Oggi sono qui a scrivervi di un libro che mi ha arricchito emotivamente e culturalmente facendomi rivalutare un autore studiato a scuola ma fin troppo sottovalutato.
Il libro in questione รจ 'L'arte di essere fragili- Come Leopardi puรฒ salvarti la vita' di Alessandro D'Avenia.

Il libro รจ edito Mondadori, vi posto il link per acquistarlo sul loro sito: https://www.oscarmondadori.it/libri/larte-di-essere-fragili-alessandro-davenia/

Ma chi รจ l'autore di questa piccola perla?

Alessandro D'Avenia, quarant'anni, dottore di ricerca in Lettere classiche, insegna Lettere al liceo. Ha pubblicato, con Mondadori: Bianca come il latte, rossa come il sangue (2010, da cui รจ stato tratto nel 2013 l'omonimo film), Cose che nessuno sa (2011), Ciรฒ che inferno non รจ (2014, premio speciale del presidente nell'ambito del premio Mondello 2015) e, nel 2016, L'arte di essere fragili. Come Leopardi puรฒ salvarti la vita, da cui l'autore ha tratto un racconto teatrale che ha girato l'Italia con enorme successo. I suoi libri sono tradotti in tutto il mondo.

Vi lascio anche la trama del libro:

Esiste un metodo per la felicitร  duratura? Si puรฒ imparare il faticoso mestiere di vivere giorno per giorno in modo da farne addirittura un’arte della gioia quotidiana?”. Sono domande comuni, ognuno se le sarร  poste decine di volte, senza trovare risposte. Eppure la soluzione puรฒ raggiungerci, improvvisa, grazie a qualcosa che ci accade, grazie a qualcuno. In queste pagine Alessandro D’Avenia racconta il suo metodo per la felicitร  e l’incontro decisivo che glielo ha rivelato: quello con Giacomo Leopardi. Leopardi รจ spesso frettolosamente liquidato come pessimista e sfortunato. Fu invece un giovane uomo affamato di vita e di infinito, capace di restare fedele alla propria vocazione poetica e di lottare per affermarla, nonostante l’indifferenza e perfino la derisione dei contemporanei. Nella sua vita e nei suoi versi, D’Avenia trova folgorazioni e provocazioni, nostalgia ed energia vitale. E ne trae lo spunto per rispondere ai tanti e cruciali interrogativi che da molti anni si sente rivolgere da ragazzi di ogni parte d’Italia, tutti alla ricerca di se stessi e di un senso profondo del vivere. Domande che sono poi le stesse dei personaggi leopardiani: Saffo e il pastore errante, Nerina e Silvia, Cristoforo Colombo e l’Islandese… Domande che non hanno risposte semplici, ma che, come una bussola, se non le tacitiamo possono orientare la nostra esistenza.




Per me questo libro ha ridonato a Giacomo dignitร  di uomo e di poeta, le lettere di Alessandro sembravano non soltanto scritte a lui ma anche a me, come un amico che mi regala consigli per affrontare meglio la mia vita.
Mi sono sentita spesso (e tutt'ora) come il pastore errante: chi sono? Dove sto andando?
Cosรฌ mano a mano che leggevo, trovavo alcune risposte, percorrendo le varie tappe della vita sia di giacomo e in generale dell'uomo.
La cosa piรน bella sono gli esempi di vita concreta sia del poeta che degli alunni di D'Avenia, perchรฉ mi ci ritrovo molto e soprattutto il libro non รจ stato pesante o ''filosofico'' ma concreto e a volte anche duro.

Ho cercato dentro di me quale sia il mio rapimento, cosรฌ ho ritrovato la forza di volontร  che avevo perso per ripartire e andare avanti.
Questo libro a mio parere non puรฒ essere letto tutto d'un fiato ma bisogna goderselo a poco a poco per capirne la vera essenza.
Per capire Giacomo, per capire chi siamo e verso dove vogliamo andare, per far sedimentare le emozioni e le riflessioni dentro di noi, come i granelli di sabbia di una clessidra.



Mi ha commosso particolarmente la lettera scritta al padre nel momento della fuga da Recanati, cittadina troppo stretta per Giacomo, lui voleva volare, voleva raggiungere l'orizzonte, toccarlo con un dito, e questo senso di angoscia, questa voglia di evadere e scappare mi accomuna tantissimo, ma quello che mi ha fatto scendere copiose lacrime dal viso, รจ l'umiltร  e l'amore che nonostante tutto, il grande poeta e grande uomo riserva al padre.
Nonostante non fosse capito e apprezzato, Giacomo ama l padre profondamente e farebbe di tutto per compiacerlo, fino alla fine dei suoi giorni ho percepito questo amore, non solo verso la figura paterna ma per ogni istante di vita, anche dove tutto sembrava morire...


Quest'opera รจ un piccolo tesoro che custodito nella propria casa puรฒ essere di grande aiuto ogni volta che ne sentiamo la necessitร , come una pozza d'acqua per un assetato.
Io ero particolarmente disidratata e la consapevolezza di alcune cose lette nel libro in particolare la vita di Giacomo, non solo mi hanno dissetata ma hanno fatto germogliare dentro me una forza che non mi aspettavo ma anche delicatezza, dolcezza...amore.
Anche io mi ritrovo con le parole di Alessandro quando dichiara di credere in Dio, forse รจ da lui che ritrovo e riscopro un senso delle cose e della vita, mi piace credere che tutto non accade per caso, neanche la lettura di questo libro.


Caro Giacomo mi hai regalato tante emozioni e ho capito che i problemi di piรน di duecento anni fa non sono poi cosรฌ diversi dai nostri, dai miei ma la bellezza e l'amore rimane sempre, proprio a partire dalle piccole cose, come la lettura di un libro...grazie di cuore.
E Grazie a te Alessandro per essere stato il mio Ermes, messaggero non degli dei in questo caso, ma di Giacomo che aspettava di essere capito anche da me.

Sempre vostra,
F.






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