𝓡𝓲𝓬𝓸𝓻𝓭𝓲 𝓹𝓻𝓮𝓬𝓪𝓻𝓲 𝓭𝓲 𝓜𝓪𝓻𝓽𝓲𝓷𝓪 𝓜𝓪𝔃𝔃𝓮𝓸

Questo libro mi ha colpito tanto per la sua originalità, Martina è una scrittrice creativa e ho voluto intervistarla anche per capire meglio come e da cosa lei viene ispirata. 

La trama di questo racconto narra di Adele, una ragazza che dopo una lunga e disperata ricerca

di lavoro viene assunta in un'azienda a tempo determinato. La stramba cosa che le viene spiegata è che al termine di questo contratto le verranno cancellati tutti i ricordi legati a quel posto di lavoro inclusi i rapporti con i colleghi, anche quelli più 𝓼𝓹𝓮𝓬𝓲𝓪𝓵𝓲 .

Mi sono emozionata a leggerlo in alcuni punti perché vedevo Adele come me, legata alla passione della scrittura e anche al rapporto con gli amici con cui lavorava....mi hanno colpito tanto queste tematiche: amore, ricordi 3 lavoro. Ormai troppo spesso persone e conoscenti perdono il lavoro e affrontare anche questo argomento per me è stato molto bello soprattutto dopo il periodo della Pandemia.💘

Vi lascio le domande che ho fatto e le risposte date dall'autrice:

1)Come ti è venuta l'idea della cancellazione dei ricordi? Cosa ti ha ispirato?

Quando avevo 22 - 23 anni lavoravo per un'azienda che inizialmente proponeva contratti a tempo determinato. Era un bell'ambiente, in cui erano nate diverse amicizie e capitava di frequentarsi con i colleghi anche al di fuori del lavoro. Quando si avvicinava la scadenza dei contratti non era mai bello, la ricordo come una situazione che mi provocava ansia e tristezza, sia quando si trattava di me che degli altri. Uno dei miei timori più grandi all'epoca non era tanto quello di perdere il lavoro - a 23 anni a Milano in qualche modo un lavoro lo trovi - ma che, perdendo il lavoro, avrei perso anche i contatti con le persone che per me erano diventati più di semplici colleghi di lavoro. Non sono mai stata brava a mantenere i rapporti con le persone, quando smettono di far parte della mia quotidianità, come se il tempo le cancellasse dalla mia memoria, ed è da questa riflessione che è nata l'idea per il romanzo.

2)La protagonista, Adele, in cosa ti accomuna? 

L'aspetto che io e Adele abbiamo in comune è senza dubbio la passione per la scrittura, la necessità di scrivere e il desiderio di farne il nostro lavoro.

3)Per i rapporti con i vari colleghi, ti sei ispirata ad amici/ conoscenti?

Un po' sì.  Ho cercato di ricreare l'atmosfera che era nata in quell'ambiente di lavoro e per farlo ho costruito dei personaggi i cui tratti del carattere sono molto simili a quelli delle persone con cui ho lavorato in quel periodo della mia vita.

4)Come mai hai deciso di parlare di questa tematica?

Per quanto riguarda la tematica dei ricordi e della scrittura (che sono connesse in qualche modo), ne ho parlato perché sono temi su cui rifletto da sempre. Da quando ero bambina tengo un diario in cui racconto tutto ciò che mi accade, così che, nel caso in cui un giorno dovesse capitare di dimenticare, io possa sempre avere un modo per ricordare. Il libro affronta anche la questione del lavoro, tema di cui tanto si è parlato nell'ultimo anno, specialmente in relazione ai giovani e io ho voluto dire la mia attraverso questa storia, con la speranza che possa essere uno spunto di riflessione.

5)A cosa ti ispiri/cosa ti rilassa quando scrivi?

Quella di scrivere è più un'urgenza, un bisogno, perciò l'unica cosa che mi rilassa mentre scrivo è il fatto stesso di scrivere, cioè di buttar fuori quel che ho nella testa e sapere che ciò che è scritto resta e che io lo posso leggere e rifletterci, e che gli altri lo possono leggere e trovare bello o d'ispirazione. 

6)In che periodo ti trovi quando hai scelto di scrivere il racconto? 

Ho iniziato a scrivere questo racconto nel maggio del 2021. Era stato un periodo difficile: la pandemia, la reclusione in casa, il lavoro che scarseggiava, la fine della mia relazione, e la scrittura, ancora una volta, mi ha aiutata a superare quel momento tanto complesso.

7)Rispetto alle tue esperienze precedenti con la scrittura, in cosa ti ha cambiato questo racconto?

Lo considero decisamente un racconto più maturo, che mi ha fatto riflettere molto sul mio rapporto con la scrittura, rendendomi forse anche una persona che scrive in modo un po' più consapevole.

8)Tre parole per descriverlo secondo te.

Coinvolgente, attuale, insolito. 

9)Secondo te esiste un amore che va aldilà del tempo

Mi piace credere che sí, esiste e non solo nei libri e nei film. Mi vengono in mente quegli amori mai dimenticati, quelli che magari non erano destinati a essere per diverse ragioni, ma che restano per sempre lì, congelati nel tempo e nel cuore di chi li ha vissuti.  Però esiste anche un altro tipo di amore che sopravvive al tempo, ed è quello che lega due persone e che cresce insieme a loro, cambiando forma e nome; la si chiama infatuazione, poi innamoramento, poi amore , poi complicità. Se per amore intendiamo quel sentimento che tiene unite due persone nonostante il passare degli anni, questo per me potrebbe essere quel tipo di amore che va aldilà del tempo.